sabato 15 ottobre 2011

La fobia della scuola

La fobia della scuola

Capita spesso, soprattutto i primi giorni di scuola, vedere i bimbi piangere, alla disperata ricerca delle proprie figure genitoriali. La scuola è il primo grande scoglio che il bambino deve superare, affrontando la separazione da coloro ai quali, fino ad ora è stato accudito e legato affettivamente. Ci sono bambini però che sviluppano una vera e propria fobia nei confronti della scuola, che deriva proprio dall' ansia della separazione, in particolare nei confronti della figura materna, come ben chiarisce l' articolo, a cui rimando nel link. Per parlare di fobia è quindi necessario che l' ansia che si manifesta nella separazione sia pervasiva e limiti in modo specifico la frequenza scolastica, persistendo nel tempo. Di fobia scolare è più lecito quindi parlarne negli anni della scuola primaria, quando il bambino ha già affrontato gli anni della scuola dell' infanzia. Questi i sintomi, che ritroviamo descritti nell' articolo del link:


Innanzitutto si osserva un’ansia inadeguata in relazione al livello evolutivo manifestata, oltre che con rifiuto della scuola, anche con altri due sintomi di agitazione da distacco tra cui possono rientrare: 
- malessere ricorrente durante altre forme di separazione da casa;
- preoccupazioni  per la perdita di persone care o per la possibile separazione da esse a causa di eventi imprevisti;
- paura di stare soli;
- rifiuto a dormire soli;
- incubi sul tema della perdita affettiva;
- sintomi fisici al pensiero di dover vivere una separazione.
La fobia scolare si può ricondurre ad Ansia da Separazione quando il disagio si manifestaprima dei diciotto anni ed almeno per quattro settimanecompromettendo spesso la vita sociale, scolastica o altre importante aree personali.
Tale interpretazione del problema della paura della scuola non è l’unica e ha spesso colpevolizzato le famiglie, non ritenute in grado di favorire un adeguato processo di distacco e di graduale autonomia del figlio che mostra tale problema.

A volte invece la fobia scolare nasconde i sintomi di quella che viene definita "Fobia sociale",  spesso alimentata o rinforzata da una concezione della scuola come luogo rigido e punitivo, un contesto dipinto in modo minaccioso talvolta dalla famiglia o da contesti sociali vicini ad essa. Alla radice del problema sembra esserci una scarsa autostima e l' incertezza sulle proprie capacità di inserirsi in nuovi contesti sociali. 
L' angoscia che accompagna la fobia scolare può essere davvero molto intensa, e più evidente nei bambini più piccoli che la manifestano in maniera più palese, con pianti, urla, fughe. Se il bambino viene obbligato ad andare a scuola, spesso mette in atto meccanismi di difesa psicosomatici che esprimono il disagio che gli è stato imposto di tenere a bada... Perciò sintomi gastro-intestinali, cefalee, vomito, astenia e persino febbre potrebbero comparire al posto dell' angoscia. 
Per affrontare il problema è necessario un intervento che tenga presente sia della personalità del bambino, sia che offra un aiuto concreto ai genitori. Spesso infatti le famiglie di questi bambini sono famiglie in cui l' ansia è un tratto caratteristico, e il bambino viene spesso percepito e fatto sentire come bisognoso. Per tanto bisognerà aiutare i genitori affinchè i loro interventi non risultino essere dei rinforzi negativi per il bambino. Il bambino invece non deve venire forzato al rientro scolastico, ma deve essere preparato gradualmente a questo. Dopo aver raggiunto il primo risultato occorre lavorare per un rinforzo dell’autostima del bambino o del giovane, sia nell’area relazionale che in quella scolastica e familiare, favorendo anche il potenziamento delle abilità di comunicazione, di gestione degli imprevisti e delle difficoltà scolastiche in modo da prevenire ricadute future.  


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