sabato 22 ottobre 2011

"Madri che amano... troppo"

http://www.leggo.it/articolo.php?id=142737

Scatta la condanna per chi circonda di troppe cure e attenzioni il proprio bambino finendo per rallentarne lo sviluppo psicofisico a furia di tenerlo lontano dal resto del mondo: dall'asilo, dagli altri bambini, dal genitore separato.

Questo l' esordio dell' articolo linkato... Una mamma di Ferrara è stata condannata a un anno e quattro mesi di reclusione, dalla cassazione, per aver impedito un sano sviluppo psicofisico del proprio figlio, subissandolo di cure eccessive.
Anche lo psicoanalista franco Borgogno parla degli "spoilt children", o bambini deprivati, nei termini di un' iper-compensazione del legame con loro da parte dei genitori che quindi crea dinamiche per l' appunto deprivanti, che annientano la mente dell' altro.

Nel suo testo “Psicoanalisi come percorso”, afferma che molti dei pazienti difficili hanno vissuto “…esperienze di annientamento psichico subdole, sottili e ardue da decodificare, e spesso non è stato loro concesso, o quasi, di esistere come persone individualizzate ma solo come appendici di qualcun altro contro la loro stessa volontà”(pag. 98).
Sempre in “Psicoanalisi come percorso”, nel capitolo dedicato al Contributo di Ferenczi alla psicoanalisi infantile, emerge come, anche secondo Ferenczi, possano essere dannose per la mente in formazione e crescita quelle forme di deprivazione, per eccesso o per difetto, determinate dagli atteggiamenti emotivi dei genitori. 
Nel libro si parla di “operazioni di intrusione e di estrazione che segnano e danneggiano l’esperienza del bambino.”(pag. 163  “Psicoanalisi come percorso”).
La mamma in questione nell' articolo è stata condannata... Anche i giudici hanno compreso quanto danno avrebbe potuto creare questa mamma al suo bambino, per il "troppo amore". Infatti si legge nell' articolo che il bambino, a forza di essere trattato come se fosse sempre poco più di un neonato, non aveva nemmeno imparato bene a camminare. I primi «coetanei» li aveva visti solo a sei anni, quando aveva messo piede alla scuola elementare. Il regime instaurato dalla madre e dal nonno aveva finito anche per cancellare del tutto la «figura paterna». Al padre separato del piccolo venivano impediti gli incontri con il bimbo. Anche il cognome paterno era stato soppresso e il bambino rispondeva all'appello con il cognome della madre.
«L'ipercura - afferma Francesco Montecchi, neuropsichiatra infantile - è una grave forma di abuso sui bambini, di cui si parla ancora poco ma che determina conseguenze molto serie per lo sviluppo psico-fisico dei piccoli. Molti di questi bambini, infatti, sviluppano forme di psicosi gravi crescendo, e sono completamente disadattati».
E anche la Suprema Corte, con la sua sentenza, concorda:
«l'iperprotezione e l'ipercura» costituiscono reato di maltrattamenti al pari di altre forme di vessazione dei minori, come quando vengono destinati all'accattonaggio. 

la riflessione ci porta quindi a pensare su quale sia la giusta via di mezzo... Spesso, soprattutto nelle aule scolastiche, ci rendiamo conto dell' esistenza di "piccoli lord", che all' apparenza ci sembrano viziati, ci danno un senso di fastidio solo nel vedere come si muovono e come rispondono, ma basta osservarli attentamente per capire quanto dolore e solitudine si nasconde dietro questi bambini... che forse sì, avranno davvero tutto dalla vita, ma non hanno l' amore sano di una famiglia! E credetemi, ce ne sono tanti di bimbi così!
E voi cosa ne pensate? Apriamo il dibattito... Mi farebbe piacere ricevere riflessioni in merito a questo tema!

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